Antonio Moret fondatore Murciélagos Málaga

Pipistrelli, ambiente e 3D La storia di Antonio Moret

A partire dal 24 novembre si è svolta a Malaga la Formazione Internazionale Erasmus+, “Intelligenza Artificiale nel Giornalismo e nella Comunicazione” 2025, organizzata dall’Ordine dei Giornalisti della Liguria. La maggior parte del gruppo di partecipanti è rientrato sabato, quattro giornaliste sono ancora a Malaga per terminare i loro stage sull’intelligenza artificiale applicata alla comunicazione.

Uno degli stage si sta svolgendo presso Murciélagos Málaga. Ecco l’intervista che la giornalista Eliana Quattrini, ha realizzato al Fondatore dell’ente di cui è ospite, Antonio Moret.

 

Intervista ad Antonio Moret

Di Eliana Quattrini

 

Malaga, 26 novembre 2025 – Andava in bicicletta sul lungomare di Malaga e gli davano fastidio le zanzare. Ha risolto il problema con la fondazione di Murciélagos Málaga, un’azienda che promuove la difesa dei pipistrelli, specie a rischio estinzione. Si chiama Antonio Moret, ha 37 anni, è nato nella città andalusa ed è – traducendo letteralmente – tecnico superiore di gestione forestale, una specializzazione mirata alla salvaguardia ambientale. «I pipistrelli – spiega dalla sede della sua impresa, nel Polo Digital di Malaga – si cibano di zanzare e di altri insetti notturni. Il loro raggio d’azione è di circa due chilometri e ognuno in una notte ne può fare sparire fino a tremila zanzare o altri insetti. Una soluzione naturale, ecosostenibile ed economicamente vantaggiosa, che può diventare un toccasana per le zone infestate non solo dalle zanzare ma anche per esempio dalla processionaria».

Perché i pipistrelli offrono un vantaggio economico?

«Perché si evita l’uso di pesticidi, azzerando il costo di agenti che sono nocivi per l’uomo e per le altre specie animali. Inoltre, le zanzare per difendersi dagli attacchi chimici, sviluppano modificazioni genetiche che le rendono sempre più resistenti, con un effetto a catena potenzialmente infinito. Proteggendo i pipistrelli e favorendo la loro dimora in luoghi che riproducano il loro habitat naturale, otteniamo una soluzione che non altera l’ecosistema, ma al contrario lo sostiene e lo protegge».

Come si attirano i pipistrelli?

«Ho costruito case rifugio in legno ecologico che su richiesta colloco non solo in Spagna ma anche in altri Paesi europei. A Malaga in tre anni di lavoro ne abbiamo installate 140. Prima di sistemarle verifico con un registratore sonar quali e quante specie frequentano la zona obiettivo dell’intervento, per scegliere la casetta delle dimensioni corrette. Successivamente le colloco a quattro metri d’altezza, in zone più silenziose e ombreggiate possibili, perché i pipistrelli sono molto sensibili ai rimuri e al calore, che possono causarne l’allontanamento, l’abbandono dei cuccioli e la morte. Ogni mese effettuo rilevamenti e controlli per verificare l’andamento della colonia. In ogni rifugio possono vivere fino a 50 pipistrelli».

Sono pericolosi per l’uomo?

«No, per niente. Da Dracula in poi circolano leggende che sono vere e proprie fake news da contrastare con la diffusione di informazioni scientifiche corrette. I pipistrelli non attaccano l’uomo, non si nutrono di sangue, non puntano ai capelli, non sono aggressivi, in breve non costituiscono un pericolo. Solo 3 specie al mondo sulle 1.400 esistenti si cibano del sangue di altri animali, ma non vivono in Europa. Sono animali piuttosto timidi e pacifici. Volano la notte, non è vero che sono ciechi, ma hanno sviluppato un organo che emette onde sonar per geolocalizzare ostacoli e individuare le prede con un’efficienza straordinaria. Sono mammiferi e si riproducono una volta l’anno. Vanno in letargo d’inverno per sopravvivere alla scarsità di cibo e tornano in azione con la bella stagione».

Dove ha installato i rifugi con successo?

«In un hotel di Malaga, nei vigneti per contrastare la zanzara verde della vite, nei campi da golf contro la processionaria dei pini, negli zoo, nei parchi pubblici, nei luoghi dove prolifera la zanzara tigre o dove sono stati rilevati contagi del cosiddetto virus del Nilo. Solo per fare qualche esempio».

L’attività di Murciélagos Málaga prevede l’uso dell’intelligenza artificiale?

«Sì, abbiamo realizzato un video in 3d che simula la visita della grotta della Belda, a un centinaio di chilometri da Malaga. Permette una visita virtuale della grotta, dove vivono pipistrelli e altri animali come i ragni. Si indossa un visore 3d e con i joystick si procede nella grotta scegliendo cosa guardare, e durante il percorso si attivano pannelli scientifici di supporto. È un modo per diffondere la conoscenza e tutelare l’habitat naturale dei pipistrelli. È il primo e forse l’unico video di questo tipo prodotto in Europa».

Murciélagos Málaga è collegata all’Unione Europea e in che modo?

«Sì, riceviamo fondi per sviluppare ed espandere la nostra attività, e partecipiamo al progetto International Bat Night che dal 1997 si sviluppa in Europa con l’organizzazione di Bat Night, dedicate ai pipistrelli e al loro mondo».