La rappresentanza italiana, dall’Hôtel Galliffet alla scena internazionale

di Alessandro Lanteri, Irene Parmeggiani e Chiara Tenca 

Non solo rapporti Italia-Francia. Nell’Hôtel Gallifet il nostro paese viene rappresentato presso le principali organizzazioni internazionali: Agenzia Spaziale Europea (Esa), Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv), Organizzazione Mondiale della Salute Animale (Oie), Centro Internazionale per gli Studi Avanzati Agronomici per il Mediterraneo (Ciheam); in aggiunta, la Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Parigi svolge un’attività di supervisione in materia di energia, con particolare riferimento all’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) e all’Agenzia per il Nucleare (Nea).

La bandiera tricolore è portata da Luca Sabbatucci, capo rappresentanza permanente d’Italia a Parigi, che abbiamo incontrato insieme a due membri del suo staff: il primo consigliere Alessandra Pastorelli e la counselor Silvia Maria Santangelo. L’ambasciatore si è insediato a Parigi nel novembre 2022, dopo la nomina nel maggio dello stesso anno, forte di una consolidata esperienza in campo diplomatico; in arrivo da Roma, dove ha ricoperto dal 2019 il ruolo di capo di gabinetto del ministro degli Ester Luigi Di Maio e, fra le altre, ha alle spalle significative esperienze alla Farnesina, a Seoul, Atene e Ankara.

Finalità, attività e prospettive della rappresentanza, del suo ruolo e del suo mandato sono state al centro dell’incontro presso la sede parigina con la delegazione dei giornalisti liguri impegnati nel progetto “Comunicazione istituzionale e diplomatica” promosso dall’Ordine regionale nell’ambito del programma Erasmus+. Cuore del suo intervento, la mission della rappresentanza. “Il punto principale è la difesa degli interessi italiani” ha dichiarato. In questo rientrano la sicurezza, la tutela degli interessi economici, l’approvvigionamento energetico – data la forte dipendenza del paese dalle materie prime – e assicurare allo stesso tempo sbocchi sui mercati. Un riferimento a fronte di una nutrita serie di interlocutori. “In un mondo di complessità crescente, abbiamo bisogno del multilateralismo per affrontare le sfide globali, con l’obiettivo di maggiore prosperità e più opportunità per tutti” ha sottolineato Sabbatucci al momento del suo insediamento, in una dichiarazione riportata nel sito dell’Ooii per evidenziare l’incessante impegno nei fori multilaterali.

Grande spazio è stato dato al ruolo dell’Italia. In particolare, si è soffermato sul rapporto con l’Ocse. “L’Ocse è un think tank che intercetta, anticipa trend e molto spesso li crea: un influencer internazionale. Si parla di tematiche che verranno sicuramente affrontate nei prossimi mesi; faccio un esempio, a proposito di quegli strumenti che assicurano energia pulita e le terre rare, in Aie si parlava già del rischio del monopolio cinese sulle terre rare nel 2018”. Focus sul ruolo dell’organizzazione, partendo da una frase che è più di uno slogan. “Better policies for better life: gli studi fatti garantiscono una valutazione qualitativa standardizzata – scuola, salute e altri temi –  su tutti i 38 paesi l’Ocse è di fatto un’agenzia di rating e il ruolo dell’Italia è significativo; tenete conto che i funzionari italiani in Ocse sono più del 9%, mentre il contributo economico dell’Italia è inferiore del 4% e molti italiani ricoprono ruoli apicali”.

Ha quindi preso il via un confronto durante il quale Sabbatucci, Pastorelli e Santangelo hanno risposto alle domande dei giornalisti, fra cui la gestione della comunicazione della rappresentanza italiana: è la counselor Santangelo a occuparsi dei canali attivati, ovvero Twitter e sito web, attenendosi agli standard disposti dalla Farnesina. Non è contemplato il ruolo di un ufficio stampa tradizionale, ma risultano fondamentali in questo senso i rapporti consolidati con i rappresentanti di alcune tra le maggiori testate internazionali. Con un auspicio per il gruppo e i colleghi da seguire. “Questo incontro per noi è importantissimo – ha chiosato il primo consigliere Pastorelli – : il ruolo di voi giornalisti è fondamentale per divulgare l’importante lavoro che il ministero degli Esteri svolge in questa sede”.