Laboratorio Erasmus. Proviamo a scrivere con IA. Comunicazione Istituzionale
Di Patrizia Cavanna e Maura Macciò
Riflessioni
Intelligenza artificiale e comunicazione pubblica, opportunità o minaccia
Intelligenza artificiale e comunicatori pubblici, una sfida e un’opportunità da cogliere grazie alla professionalità di ognuno di noi e alla sensibilità critica, due elementi imprescindibili per il nostro lavoro.
Quello che è certo è che l’intelligenza artificiale rivoluzionerà il nostro mondo e il nostro modo di lavorare come è stato quando si è diffuso l’uso dei social, e prima ancora quello di internet.
L’IA consente un’analisi dei dati velocissima rispetto a quello che un giornalista può fare, tutto questo però non può prescindere dall’apporto fondamentale di un professionista esperto e dalla sua lettura sociale e politica del contesto.
Sicuramente la velocità nel fornire testi base può aiutare a velocizzare il lavoro, aumentare la produzione e l’accuratezza dell’analisi dei dati, lasciando più tempo agli operatori per attività di coordinamento, creazione e mediazione. Proprio l’interazione umana, il confronto, la conciliazione tra le diverse esigenze comunicative interne ed esterne all’ente pubblico non potranno mai essere sostituiti dall’IA.
Sicuramente l’intelligenza artificiale può essere uno strumento utile nel fornire risposte in tempo reale al cittadino, ad esempio tramite i chatbot che 24 ore su 24 danno informazioni, attraverso i siti degli enti, con risposte immediate alle domande più comuni. Non possono però sostituirsi all’operatore e alla sua intelligenza sociale nel fornire una risposta personalizzata ed empatica.
E’ alto comunque il rischio di diffusione di informazioni errate, incomplete, non aggiornate, fuorvianti e in un certo senso anche pericolose da diffondere. Pertanto, l’opera del giornalista/comunicatore risulta imprescindibile per non mettere a rischio la credibilità dell’Ente.
Il punto nodale che rappresenta un reale pericolo per la categoria è la possibilità di sostituire il lavoro dei professionisti con quello delle macchine. Infatti, la generazione automatica di articoli può portare ad una cospicua riduzione di posti di lavoro.
Per non parlare della questione della privacy che potrebbe essere messa a rischio nel momento in cui vengono analizzati enormi quantità di dati personali.
Da qui la necessità di una regolamentazione del settore che ponga regole e limiti all’utilizzo, all’archiviazione e alla diffusione di dati personali, nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale, che una macchina non ha. Per questo la supervisione umana è essenziale per garantire l’etica giornalistica e la responsabilità nell’informare il pubblico.
Al momento la sfida è aperta nel segno di una collaborazione tra umanità e tecnologia, dove l’essere umano deve continuare ad esser al centro del processo, in grado di sfruttare tutte le potenzialità della macchina, senza farsi prevaricare.
Esempio umano di comunicato stampa
Rivoluzione tecnologica, l’importanza dell’intelligenza artificiale per la cura dei bambini di Gaza
Un futuro migliore è sempre stata la molla che ha contraddistinto l’agire umano. Un desiderio che anima tutti e che è alla base della ricerca di sempre nuove tecnologie in grado di migliorare l’esistenza.
In questa direzione il progressivo sviluppo dell’intelligenza artificiale ci mette di fronte a sempre nuove opportunità, in particolare in medicina, ponendo però grandi interrogativi.
La ricerca di base può avere uno sviluppo esponenziale a una velocità impensabile prima, accelerando il processo di medicina personalizzata, grazie a un’analisi puntuale di dati biomedici in pochissimo tempo. Dall’altra parte ci pone di fronte a una mole di conoscenze la cui gestione potrebbe sfuggire di mano, in quanto non ancora regolamentata. Contestualmente si pongono anche interrogativi etici perché la tecnologia ci dà risposte molto più veloci rispetto alle soluzioni conosciute a oggi. Come, ad esempio, poter sapere in anticipo di anni la predisposizione a sviluppare una determinata neoplasia, contro la quale non esiste ancora nessuna cura.
D’altro lato la tempestività del parere clinico in certe situazioni fa la differenza tra la vita e la morte e la tecnologia può essere fondamentale.
Stanno partendo in questi giorni le prime sessioni umanitarie di videoconferenza Mdt (Multidisciplinary Team) nell’ospedale da Campo degli Emirati Arabi Uniti a Gaza, collegato con i migliori centri di eccellenza in pediatria a livello internazionale. Tra questi il Great Ormond Street di Londra, il Children’s National di Washington, il Sant Joan de Déu a Barcellona, il Bambin Gesù di Roma e il Gaslini di Genova che tra l’altro riveste il ruolo di coordinatore per l’Italia.
Questa operazione serve per curare i bambini palestinesi, feriti nel conflitto a Gaza, utilizzando la connessione internet ad alta velocità fornita da Starlink di Elon Musk che è in grado di garantire una comunicazione fluida e senza interruzione di dati medici, cartelle cliniche e esami. Un progetto di cooperazione internazionale che permetterà di mettere a disposizione i migliori specialisti pediatrici del mondo al servizio dei bambini palestinesi. Grazie alla tecnologia si avranno due vantaggi: non ci sarà bisogno di muovere piccoli in condizioni fragilissimi, né spostare gli specialisti che potranno rimanere nelle loro strutture. Col doppio vantaggio per i bambini di una cura di eccellenza e per gli specialisti di continuare a lavorare nei loro ospedali.
Versione con IA
Domanda
Scrivi come se fossi un giornalista un articolo sull’uso dell’intelligenza artificiale per il supporto sanitario alle cure pediatriche a Gaza in guerra con starlink
Rivoluzione nell’Assistenza Sanitaria Pediatrica a Gaza: L’Intelligenza Artificiale e Starlink al Servizio dei Bambini in Guerra
Nella travagliata regione di Gaza, dove la guerra e le difficoltà quotidiane mettono a dura prova la popolazione, un raggio di speranza si fa strada attraverso l’innovazione tecnologica. L’intelligenza artificiale e l’iniziativa Starlink stanno rivoluzionando il supporto sanitario alle cure pediatriche, offrendo soluzioni innovative e tempestive per i bambini in mezzo al conflitto.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario ha aperto nuove prospettive per migliorare la diagnosi precoce, il monitoraggio dei pazienti e la personalizzazione dei trattamenti. Grazie a sistemi avanzati di analisi dati e di apprendimento automatico, i medici a Gaza possono accedere a strumenti di supporto decisionale che ottimizzano le cure pediatriche, riducendo i tempi di intervento e migliorando l’efficacia dei trattamenti. In questo contesto, l’iniziativa Starlink di Elon Musk ha giocato un ruolo fondamentale nel garantire connettività affidabile e veloce anche nelle zone colpite dalla guerra. Grazie alla copertura satellitare offerta da Starlink, i medici e gli operatori sanitari possono accedere a risorse online cruciali per rimanere aggiornati sulle ultime scoperte mediche, consultare esperti internazionali e condividere informazioni vitali per migliorare le cure pediatriche in tempo reale.
L’unione tra intelligenza artificiale e connettività satellitare sta dimostrando di essere un’arma potente nella lotta per garantire cure di qualità ai bambini di Gaza, nonostante le sfide poste dalla guerra. Questa sinergia tecnologica non solo migliora l’efficienza del sistema sanitario locale, ma offre anche speranza e conforto alle famiglie che affrontano situazioni difficili. In un contesto così complesso come quello di Gaza in guerra, l’uso dell’intelligenza artificiale e la connettività satellitare offerta da Starlink rappresentano un esempio tangibile di come la tecnologia possa essere impiegata per migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili. Sono passi avanti significativi che pongono le basi per un futuro in cui la salute dei bambini non conosce confini né ostacoli insormontabili.